26 maggio 2011

I guai di Papà - 5

Quando è arrivato il giorno fatidico della castrazione, Papà era quasi quello di una volta. Le dottoresse hanno fatto un ulteriore puntura per la rogna, arrivando a quattro. Quando Folle e Liscio sono tornati, invece di ridargli subito la libertà ci hanno detto che doveva restare ancora qualche sole in casa, che Folle voleva continuare a mettergli le gocce nell'occhio.
Ma non aveva tenuto conto delle capacità di ripresa di Papà.

10 maggio 2011

I guai di Papà - 4

Dopo una luna che aveva iniziato la cura, Papà era tornato quasi quello di un tempo. Quasi. Magro e con un occhio malridotto, ma sempre un duro di strada.
Folle e Liscio invece stavano diventando un po' più isterici, sole dopo sole.
Papà rimediava un sacco di scatolette buone per mettere su ciccia.
A noi era proibito annusarlo, e questo ci faceva impazzire dalla curiosità.

3 maggio 2011

I guai di Papà - 3

Insomma, appena cominciata la cura, Papà stava un disastro. Non aveva più pelo su muso, spalle e zampe davanti, faceva cattivo odore, quasi non ci vedeva per gli occhi mal messi, ed era magrissimo. Mezza luna dopo Folle e Liscio lo hanno portato a fare una seconda iniezione di cura.
Era migliorato parecchio. Gli occhi erano quasi guariti, da uno in particolare continuava a lacrimare, e così hanno visto che gliene mancava una fettina. Ancora gocce, poverò Papà.
A quel punto, mi è capitato di sbirciare una sera, mentre Folle gli portava la cena. Ormai le andava incontro e le zampettava intorno per avere la sua ciotola.
Ovviamente, ha pure continuato a soffiare.
Lui è fatto così.